L'obesità è diventata una delle principali minacce per la salute pubblica in quanto influisce negativamente sulla salute fisica e psicologica ed aumenta i costi dell'assistenza sanitaria.
In Italia, i dati ISTAT indicano che oltre 22 milioni di cittadini sono sovrappeso, mentre le persone con obesità sono 6 milioni. Questi dati, già di per sé allarmanti, hanno implicazioni anche di tipo economico, ripercuotendosi annualmente sul sistema sanitario per ben 22,8 miliardi di euro, dei quali il 64% per ospedalizzazioni.
Le persone con obesità hanno infatti, un aumentato rischio di ospedalizzazione e mortalità a causa di uno stato di infiammazione cronica di basso grado, un'alterata risposta immunitaria alle infezioni e spesso comorbidità cardio-metaboliche multiple.
Sebbene vi sia un crescente interesse per la diagnosi precoce e l'intervento tempestivo, sono diversi i principi di cura inclusi nelle attuali linee guida per la gestione clinica dell'obesità che possono essere potenzialmente migliorati per affrontare "l'inerzia clinica" e, di conseguenza, per ottimizzare la gestione dell'obesità adulta.
Il percorso formativo articolato in due momenti si propone di:
- Fornire un quadro pratico per guidare i medici nell'identificazione dei fattori di rischio di morbilità e morte aumentandone la consapevolezza durante tutto il continuum terapeutico, comprese le fasi iniziali della malattia, attraverso la discussione degli statements di un documento di consensus realizzato attraverso la metodologia Delphi.
- Discutere delle esperienze pratiche evidenziandone sia l’aspetto clinico che gestionale in relazione a realtà con afferenza territoriale al Nord Italia.